Quest’anno, il campo GdB, intitolato per chi siamo noi? , ha avuto come tema principale la missione, parte integrante nel percorso di un cristiano cattolico, specie di un giovane di Betania. A sostegno delle attività, il passo dei discepoli di Emmaus nel Vangelo, ci ha accompagnato per l’intera durata del campo. I primi incontri spingevano sulla riflessione personale. Questo aspetto è stato molto importante per me: ho avuto modo di chiedermi a che punto fossi nel mio percorso di fede, mettere in dubbio il mio credo per poter distruggere i castelli costruiti sulla sabbia e edificarne sulla roccia. Era un passaggio preliminare fondamentale per poter parlare di mandato missionario; mi ha dato l’opportunità di riscoprire l’amore verso Dio Padre. Il culmine della gioia è sopraggiunto il giorno dell’elaborazione di un progetto missionario, in particolar modo di un’equipe di giovani impegnati nella fraternità. La fede ha bisogno di portare frutto, non è fine a sé stessa e la mia aveva, chiaro, il sentiero da seguire. Per tutti gli otto giorni, mi sono sentito guidato da Dio così come un bambino con gli occhi chiusi dalle mani del padre viene condotto verso il suo regalo di compleanno.
Grazie Signore Gesù!
Grazie Signore Gesù!